Lo sport popolare a Torino fa rete per ripartire: “C’è voglia di tornare a giocare”

28 Luglio 2023

Riunioni con i presidi degli istituti scolastici e imprese di pulizia comuni a più squadre, le associazioni sportive dal basso di Torino guardano a settembre per ripartire con lo sport popolare: calcio, baket, pallavolo e boxe.

Fare rete è un modo per risolvere problemi comuni e promuovere lo sport popolare a Torino, specie dopo un anno e mezzo trascorso in emergenza sanitaria. Spese di sanificazione, controlli regolari, affitti degli spazi per l’allenamento e organizzazione di un campionato in sicurezza sono solo alcuni dei problemi che le associazioni sportive amatoriali hanno dovuto affrontare durante la pandemia e, per farlo, i presidenti delle rispettive squadre hanno dato vita a un network coeso e affiatato. “Siamo passati dal fare una riunione all’anno a farne una alla settimana” spiega Giancarlo D’Agostino, presidente della San Salvario ASD. Lo sport popolare a Torino non è l’unico ambiente in cui le associazioni sociali si muovono per migliorare la situazione, tra entusiasmo e difficoltà.

DCPM e sport popolare a Torino: difficoltà e opportunità

Lo sport popolare, contrariamente a quanto si possa pensare, non è stato del tutto abbandonato a sé stesso durante questi mesi. Dopo un primo stop imposto con i DCPM di ottobre, le organizzazioni come CSI e UISP hanno promosso incontri e pratiche per far ripartire i rispettivi campionati equiparando i giocatori ad atleti professionisti. “Forse un semplice cavillo, ma sicuramente ha fatto la differenza: potevamo allenarci, spostarci per raggiungere le strutture sportive e rientrare dopo il coprifuoco per far combaciare gli orari di tutti. Certo non è stato facile ma alla fine siamo riusciti a disputare campionati ridotti e brevi tornei”.

“Abbiamo dovuto far fronte a numerose difficoltà, come le spese per la sanificazione e l’assenza di spazi idonei, ma la sfida maggiore è stata quella di tenere uniti i ragazzi: è un attimo perdere il gruppo squadra e credo che molte associazioni l’anno prossimo non esisteranno più per questo motivo. Non tutti se la sentivano di giocare, come biasimarli? Altre volte invece i ragazzi volevano ricominciare, ma la squadra dove giocavano non poteva organizzarsi in tempo per motivi logistici ed economici”.

La San Salvario ASD, che comprende squadre di calcio, pallavolo, basket e boxe è riuscita a mantenere coesi i gruppi, anzi ha ricevuto molte richieste di ragazzi di altre squadre che desideravano tornare a giocare. “Un ragazzo una volta mi ha addirittura chiesto se poteva anche solo venirci a vedere, talmente tanto gli mancava fare sport”.

Voglia di ripartire con lo sport popolare a Torino: il ruolo degli istituti scolatici

Si dice che quando c’è interesse verso una determinata attività, si trova sempre un modo per portarla avanti. Infatti, le riunioni tra presidenti di associazioni sportive stanno proseguendo: l’obbiettivo è quello di ripartire con i campionati a settembre, individuando spazi sicuri in cui fare allenamento, trovando accordi per sostenere le spese di sanificazione, che oggi possono costare oltre 30€ a singolo allenamento, e assicurandosi la prevenzione sanitaria.

“Come associazione pagavamo una percentuale dei costi per eventuali tamponi, ma spesso non era sufficiente, molti ragazzi hanno deciso di auto escludersi per poi ripartire alla stagione seguente. Oggi stiamo cercando di fare rete tra associazioni per ammortizzare le spese”. Ad esempio, dalle riunioni è emersa la volontà di individuare un’impresa di sanificazione comune, – una per ogni palestra, non per ogni squadra – così da ottenere prezzi migliori.

Lo sguardo a settembre e al nuovo campionato sportivo

Lo scopo è quello di presentare il prima possibile un piano condiviso ai presidi degli istituti scolastici che metteranno a disposizione gli spazi per allenarsi: “Sono rimasto colpito, molti presidi hanno già dato conferma della disponibilità delle palestre scolastiche, vogliono avere un nostro programma entro l’estate per non avere preoccupazioni a settembre quando la priorità saranno le lezioni. È fantastico”. Nel frattempo quest’estate avranno luogo iniziative di autofinanziamento, come serate musicali e tornei sportivi aperti a tutti. Le realtà sociali a Torino sono attive più che mai.

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